Libri Game e la cantina perduta

Libri Game e la cantina perduta

Ogni tanto mi capita di non pensare a una cosa X per decenni e poi, all’improvviso, quel dato argomento/oggetto torna fuori tutto d’un colpo e ovunque mi giro ce lo ritrovo. Pazzesco.
Mi è successo proprio questo.
Poco tempo fa Alessandro Girola ha recensito il mio primo ebook su l’Ultimo Blog a sinistra  ha fa una bellissimo riferimento ai libri game, di Steve Jackson, paragonando alcune atmosfere del Giorno del Drago,  proprio a quella serie.

(tra l’altro scopro che Alessandro è stato un appassionato di libri game. Blog sull’orlo del mondo)

Nessuno può capire quanto abbia gongolato, perché per me quei libri hanno significato molto.
Di recente ho avuto una interessante discussione su questo argomento in uno dei gruppi di Facebook (Manoscritti Fantasy nel cassetto) e, come spesso mi accade, basta poco per rinfocolare una vecchia passione.

libri game in cantina, i sopravvissuti
libri game in cantina, i sopravvissuti a 3 traslochi e 2 allagamenti del sottosuolo

Cosa sono i libri game

Se anche tu sei un maledetto nerd, come me, non ho bisogno di spiegarti cosa sia un libro game, ne hai almeno sentito parlare e in caso contrario sei una vergogna per la categoria.
Per tutte le altre persone normali, dirò che si tratta di un libro tridimensionale, anzi ipertestuale, che arrivò in Italia negli anni ’80 e  in certi casi si può parlare tranquillamente di Romanzo a Bivi. Era un vero gioco di lettura, in cui la storia si modificava a seconda delle scelte fatte. Sembra una cosa complicata ma è più facile mostrare come funziona, piuttosto che farlo a parole.

Come funzionano

Il lettore/giocatore compila una scheda con le caratteristiche e l’equipaggiamento seguendo le regole del libro (sono sempre molto brevi, non c’è d’aver paura).

libri game la scheda del protagonista

Si comincia l’avventura scegliendo la strada o in base al caso, e l’intera storia, pur passando per alcuni binari comuni si modifica e cambia.

libro game inizio di "I Signori delle Tenebre" Collana Lupo Solitario
libro game inizio di “I Signori delle Tenebre” Collana Lupo Solitario

Quando li ho scoperti avevo più o meno 13-14 anni e probabilmente sono state le prime cose fantasy che abbia letto, perché in casa mia c’era il veto assoluto su questo genere di “robe”. Quando intendo veto voglio dire che tutta la letteratura del fantastico venuta dopo l’Odissea e la Batracomiomachia era spazzatura per perdigiorno (o roba del genere). È stato così che il primo libro game io l’ho letto-giocato in cantina (forse sarà stato anche per questo che mi impressionò tanto… e non sto a dire come fu leggerci IT).  Alla fine i miei se ne fecero una ragione, eh.

Cantina o non cantina (ora ci tengo solo il vino) questo tipo di letture è stato un esercizio mentale che mi ha aperto un mondo e mi ha dato un diverso punto di vista e di analisi sulle trame. Forse ho imparato da lì il senso dei diagrammi di flusso. Le storie non vanno solo in una direzione ma le possibilità sono infinite, non esiste solo il protagonista e le vicende a lui collegate ma tutto un mondo vivo che interagisce e che che viene influenzato dalle sue azioni.
In una prima lettura ho salvato un giovane mago, nella seconda invece ho scelto di affrontare una torre infestata ma il mago è morto e le conseguenze si sarebbero protratte anche nei libri successivi della serie.

Mutazione genetica tra conan e Peloquin di Cabal... oibò erano primi anni del 2000
Mutazione genetica tra conan e Peloquin di Cabal… oibò era il 97

Cosa penso dei libri game

Tra i miei preferiti, c’era Lupo Solitario e io sono stata, e lo dico perché il livello di immedesimazione fu altissimo, Lupo Solitario, Cavaliere Ramas dell’omonima serie di Libri game ideata da due maestri del genere. Le bellissime illustrazioni in bianco e nero di Gary Chalk mi hanno perseguitata per anni spingendomi a imitarlo (vedi la mutazione genetica qui a fianco).

Questo è quello che mi ha scatenato una semplice osservazione nella recensione di cui ho parlato all’inizio. Da lì ad andare rovistare in cantina (porca miseria sì, era sempre la solita) alla ricerca del librogame perduto, il passo è stato breve.
Giocare di nuovo i primi due episodi con mio figlio di 7 anni, che per la prima volta ha letto tutto da solo e ha anche fatto tutti i calcoli dei vari combattimenti (roba da non credere), è stato fantastico e ho guardato quei libri gioco con un occhio più adulto.

Credo tutt’ora che la logica dei libri game sia valida, forse il formato elettronico potrebbe dare una nuova vita a questo genere? Sul gruppo di Facebook ho chiesto se ha ancora un senso il libro-gioco, adesso che chiunque ha uno smartphone con kindle e giochi.

Mi hanno fatto notare che la logica alla base può essere sempre valida e che perfino in qualche fumetto di Topolino ci sono storie a bivi.

A proposito di storie per bambini, qualche anno fa trovai questa chicca di Babalibri, una specie di librogame per bambini dai 3 anni.

libro game Ramos il re è occupato libro game Ramos il re è occupato

La storia segue la logica dei libri gioco tradizionali pur non avendo salti di pagina e il narratore si rivolge direttamente a chi legge, portando il bambino attraverso i vari ambienti del castello fino alla camera del Re, per scoprire finalmente come mai sia sparito. Se hai figli piccoli le risate sono assicurate.

effetto indesideratoTanto per fare da contraltare, l’ultima cosa che ho scoperto sull’evoluzione dei libri game… sono quelli erotici. Follow your Fantasy non ti dice nulla? Roba da far rivoltare nella tomba il mio maestro Ramas. A dire il vero, mi ricordo che in biblioteca, era circa il 1998, trovai una specie di libro game, anch’esso erotico (un’accozzaglia di fantasie da casalinga). Purtroppo non ricordo il titolo ma era edito da qualche casa editrice importante.

Un po’ di informazioni

Potrebbe essere un’idea adattare un racconto breve e farne un libro game. La fase di progettazione potrebbe essere difficoltosa ma mi incuriosisce la possibilità di crearne uno. Qui di seguito alcune risorse per iniziare il lavoro.

Matteo Poropat sviluppa LIBRO GAME CREATOR, un software per la scrittura di testi interattivi o “narrativi a bivi”.

Libro Game’s Land, la community italiana sui libri gioco. Un punto di riferimento segnalato da Mauro Longo e una miniera di consigli, materiale e libri game! Un sito da spulciare da cima a fondo.

I progetti gratuiti di Joe Dever Progetto AON  Il manuale di gioco di Lupo Solitario, un’avventura giocabile e un fumetto.

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Mala Spina

Avida collezionista di fumetti, ama leggere e scrivere storie fantasy, horror e d'avventura. Orbita attorno al mondo della grafica e dell’illustrazione digitale. Facebook | Instagram

10 pensieri su “Libri Game e la cantina perduta”

  1. Secondo me un senso ce l’hanno, ma sto clamorosamente tirando l’acqua al mio mulino, avendo pubblicato (per ora) due racconti interattivi! 🙂

    Ti segnalo che la casa editrice Origami Edizioni, per la quale è uscito Il Sentiero, il mio racconto breve a bivi, ha ben tre pubblicazioni in cartaceo di veri e propri libri gioco. Fra questi, la ristampa del primo, storico, librogame italiano: “In Cerca di Fortuna”, di Andrea Angiolino.

    Al di là dei miei biechi interessi personali, non ho dubbi che i libri gioco abbiano ancora molto da dire. La possibilità di scegliere “come va a finire”, per me non ha prezzo.
    E, rispetto agli anni ’80, la narrativa interattiva ha una marcia in più: la tecnologia. Sui siti da te segnalati, ci sono tutti i riferimenti per trovare tonnellate di app di vecchi e nuovi librogame.

  2. Che bei ricordi… io non solo ho giocato a Lupo Solitario (che ho preferito di gran lunga al romanzo) ma anche a tutta la serie di altri libri game che uscì in quel periodo fra cui Oberon, I misteri d’oriente e un altro di una giovane spia della quale però non ricordo la serie.
    Per come la vedo io l’uso della tecnologia potrebbe solo migliorarli dato che era scomodo tirare i dadi, segnarsi, le stat, girare pagina… mi intrecciavo sempre 😀

    1. Eppure Oberon mi pareva di averlo giocato anche io… forse l’ho rivenduto. Chissà!
      Su Kindle è difficile segnarsi i punteggi, bisognerebbe pensare a qualcosa che non comporti i prendere appunti.

  3. Grazie della citazione e della menzione a LGC, pur con tanti altri software che negli anni se ne sono usciti, dedicati al mondo della scrittura interattiva, lui è riuscito a ritagliarsi un posto speciale nei computer degli scrittori di libri game e dintorni.
    E da appassionato di LG non posso che aggiungere, ottimo articolo!

  4. Io qualche tempo fa stavo cercando dei giochi per il mio cellulare e mi imbatto in un librogame.
    In pratica tutti i mostri delle nostre leggende esistono sul serio e sono degli alieni ed il compito del lettore è catturarli.
    =D Per me ottimo l’uso dei cellulari ù.ù

    1. in generale credo che siano stati uno dei primi esperimenti di ipertesti cartacei. Se ci pensi sono come tante pagine web con i link per saltare da un punto all’altro! 🙂
      Che libroGame era quello che hai trovato?

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