Se sei uno scrittore online sufficientemente prolifico (o quantomeno la tua produzione comprende almeno tre o quattro romanzi), una via da tentare è quella delle fiere del libro/fumetti e giochi, così che i possibili lettori che non amano comprare libri online possano conoscerti dal vero.
Così mi dicevo più o meno l’anno scorso, quando ho pensato di evolvermi e superare la mia leggerissima misantropia (giusto un filo).
Ecco com’è andata.
Le fiere del Libro e dei Comics dell’ultimo anno

Copyright Brian Froud
Dal catastrofico Modena Buk dell’anno scorso sono passate alcune fiere e mi rendo conto di non averne parlato.
Sono stata alla Festa dell’Unicorno a Vinci al banco del Seu , una bella associazione di autori che è presente a molte fiere. Risultato deludente in massima parte per colpa del caldo e della posizione del banco. A dirla tutta… sono convinta che sarebbe andata meglio se avessi avuto la scioltezza che ho adesso. Mi è rimasta la voglia di rivalsa anche se il caldo mi spaventa molto e ancora sono indecisa se riprovarci.
La svolta vera l’ha data Lucca Comics & Games 2017, quando mi sono imbucata in uno stand con altri autori. Come si dice: ho avuto una terapia d’urto!
Questo shock ha dato i suoi frutti e infatti, proprio nel marasma assoluto del padiglione Games, ho iniziato a vendere. Di negativo c’è stato che non mi sono goduta per nulla la fiera e sono andata poco in giro, ma ho ritrovato vecchie conoscenze e ne ho fatte di nuove.
Il Pisa Book Festival, una fiera del libro come Crom comanda, al banco del SEU ed è stata un’esperienza divertentissima. Lì ho visto che anche i miei libri per bambini vendevano e avevano delle buone potenzialità. La differenza di atteggiamento si è vista e ha pure funzionato. Pollice in su per questa fiera!
Poi c’è stato Firenze Comics ed è stato piuttosto strano. Il primo giorno ero uno straccio e sono stata tutto il tempo dietro il banco a lamentarmi. Risultato: ho venduto un libro. Il giorno dopo invece stavo meglio e forse anche questo ha contribuito al ribaltamento della situazione, tant’è che ho venduto più che a Lucca. Risultato positivo e assolutamente da rifare, ormai ho capito che le fiere dei comics sono il terreno dove i miei possibili lettori bazzicano spesso e volentieri.
Lo scrittore Online colpisce ancora
L’ultima esperienza è stata il Modena Buk e a essere sincera ci sono tornata come sfida contro me stessa. Visto che la prima fiera a cui ho partecipato andò malissimo, cosa sarebbe successo a ritornare nello stesso posto?
Prima di tutto è stato un piacere dividere lo stand con una delle compagne di Lucca Comics, la scrittrice “Ledra” Laura Castellani, una roccia che ha resistito insieme a me fino alla fine.
Ci sono stati tre momenti topici che da soli sono valsi tutta la fatica dell’impresa.
1) La ragazza che l’anno scorso mi aveva comprato i primi tre volumi singoli di Victorian Horror Story ed è tornata a cercarmi, non per menarmi ma per avere anche l’ultimo volume. È pure tornata due volte perché in quel momento stavo pasteggiando a tigelle e birra con la Laura Costantini e la Lucia Guglielminetti.
Insomma, alla fine sono arrivata allo stand e l’ho trovata. Mi ha detto quanto le fosse piaciuta la serie e che sperava proprio di beccarmi pure quest’anno.
Forse non sapeva che un paio di copie dei volumi singoli me li ero portati dietro proprio perché mi ricordavo di lei e un po’ ci speravo che tornasse.
2) La coppia bellissima di appassionati di Horror. Lei che da lontano ha puntato la copertina di Victorian Horror Story ed è venuta diritta come un fuso verso lo stand. A quel punto ho pensato: “ok, questi sono dei nostri” e infatti il fidanzato aveva pure partecipato alla produzione cinematografica di Ischidados facendo lo zombie triturato dai Mamuttones.
Spero che il Mangia Peccati vi piaccia!
3) Il padre di famiglia simpaticissimo ed entusiasta che, dopo un giro, è tornato appositamente per prendere la combo Victorian Horror Story e Mangia Peccati e poi mi ha pure aggiunta su Facebook.
Ce ne sono stati altri di momenti positivi in questi due giorni! E vi mando un bacione a tutti! Ora che mi viene in mente è stata una bella esperienza anche perché ho conosciuto dal vero molte delle mie conoscenze di Facebook e ho fatto due chiacchiere pure con Velma Starling e Federica Soprani (siete troppo di corsa, donne!).
A proposito, è stato un piacere anche conoscere Roberto Sguatti che era al banco proprio di fronte a noi.
Dunque com’è andata rispetto all’anno scorso?
Ecco, quest’anno è andata decisamente alla grande, nel senso che ho venduto un bel po’ di libri, tanto da ripagarmi viaggio, stand, dormire, mangiare, spese di stampa e avanzavano pure due spiccioli per il gelato. In confronto all’anno passato è un risultato pazzesco.
Purtroppo però l’affluenza delle persone è stata veramente minima, troppo spesso gli standisti si ritrovavano a guardarsi nelle palle degli occhi con sgomento tra i corridoi vuoti.
Avevo solo un terzo di stand e me la sono cavata, nonostante tutto, ma mi immagino perfettamente il giramento di scatole degli standisti che dovevano pagare il banco pieno e avevano venduto più o meno quanto me.
Il punto è che l’organizzazione è stata molto carente e sono state fatte scelte assurde, in altre parole:
Addio Modena Buk, e grazie per tutto il pesce!
Però devo dire che mi serviva l’esperienza in una mostra dedicata unicamente ai libri (quindi non fiere dei Comics per esempio) e con un banco mio almeno in parte.
Avevo già avuto la possibilità di essere con il SEU all’ultimo Pisa Book festival, ma ero presente insieme agli altri soci.
Tirando le somme posso dire di aver raggiunto il mio obiettivo che è quello di sbloccarmi dal mio stato di scrittore online esclusivo e dare un calcio alla mia ritrosia dell’anno scorso.
Prossimo passo: partecipare ad alcune fiere dei Comics dalle mie parti, tra cui Ludicomix e Prato Comics.
Grazie della citazione. Mai più Buk Modena olè 😁😂😂😂
Non ho mai usato questo termine ma… CIAONE PROPRIO!
Però dai, bisognava provare!
hahahaha bellissimo articolo non mi divertivo così dalla sera di Peppa Pig ( Ledra capisce )
Diciamo che molto conta l’esperienza, il viaggio, il carattere, l’atteggiamento, la sxelta dell’ubicazione dello stand.
Una cosa è certa: ogni manifestazione deve comunque lasciare a noi qualcosa di positivo. Nel mio caso la positività è l’aver conosciuto due belle persone come voi 🙂
ma certo dai, in ogni fiera ci ho trovato sempre qualcosa di buono! 😀