NaNoWriMoAvevo parlato delle sfide contro me stessa e del fatto che la mia produttività in fatto di scrittura non fosse esattamente a livelli soddisfacenti proprio nello scorso articolo su Quello che Avevo Imparato dal SelfPublishing.
Per l’appunto, ecco che inizia il NaNoWrimo internazionale una sfida che mi sento di intraprendere e già so che saranno lacrime e sangue.
Di che si tratta? 50.000 parole in 30 giorni, ecco che roba è! Mica bruscolini!
Ma cosa diavolo è il NaNoWriMo ?
Si tratta del National Novel Writing Month NaNoWriMo
una simpatica iniziativa da psicopatici masochisti, che piace tanto a chi ambisce di scrivere in maniera professionale.
Che cosa ne penso io? Che se c’è da patire allora fa per me.
Il patimento non sta nello scrivere, ovviamente, ma nell’applicare una certa disciplina, che generalmente mal si adatta alla figura dello scrittore. La sfida è riuscire a completare un romanzo scrivendo almeno 1600 parole al giorno, il che comporta scelte da fare, sacrifici, eventualmente uno screzio con le persone che ti stanno intorno. Comporta anche il fatto che se un giorno scrivi meno del dovuto il giorno dopo devi rimetterti in pari.
Io per esempio parto male perché è solo il secondo giorno e già sono in debito di 300 parole.
Sì, vabbeh… ma chi te lo fa fare, mi si potrebbe dire.
Lo so, è un modo complicato di vedere le cose, ma mettiamola così: se sopravvivo a questo, allora il 2016 mi sembrerà una passeggiata.
A tal proposito consiglio la lettura dell’articolo di Alessia Savi su Come Sopravvivere Al NANOWRIMO.
E io che scrivo?
Il blocco dello scrittore non è un mio problema, a meno che non si tratti di una metafora per indicare il tunnel carpale o tendiniti varie.
Il mio problema invece è la disciplina (infatti sto scrivendo quest’articolo invece di scrivere per il NaNoWriMo) e quello che mi aspetto da questa Sfida è riuscire ad aumentare la mia determinazione.
Tanti bei paroloni, ma guardiamoci in faccia: io scrivo racconti lunghi non romanzi. Siccome però non mi voglio nemmeno accontentare di arrivare alle mie canoniche 25.000 parole di media, vorrà dire che scriverò due racconti.
- Il primo ha il titolo provvisorio di “Esorcismo per Stomaci deboli“, un horror/gotico e anche un po’ grottesco ambientato nella Toscana di fine ‘800.
Non c’è bisogno di puntualizzare quanto io sia rimasta folgorata da Penny Dreadful. Lo dico chiaro e tondo: è tipo quella roba lì, ma alla mia maniera. Prevedo di farlo un po’ più lungo del mio solito e di arrivare a circa 30.000 parole. - Il secondo è per un progetto che per adesso tengo per me, ma che avrà bisogno comunque di almeno 20.000 parole.
Ok, a pensarla è facile, ma adesso si tratta di metterla in pratica. Ce la farò? Non ce la farò? Si accettano scommesse.
Un modo per sfangare il NaNoWriMo è la progettazione, cioè l’avere le idee molto chiare ancor prima di cominciare, quindi aiutarsi con scalette, diagrammi, ricerche già svolte, appunti a porata di mano. A tal proposito ecco l’ordinata e preziosa scaletta di “Esorcismo per stomaci deboli” che vorrei precisare non parlerà di ricette tipo la Trippa alla Fiorentina.
Dunque si prospetta un novembre di fuoco.
Qualche aggiornamento sul NaNoWrimo. Con qualche giorno in anticipo chiudo la sfida 2015 con il 90% del mio racconto Horror completato e altri due racconti più brevi decisamente buon punto.
L’esperienza è stata positiva, il trucco mentale della sfida e il supporto del gruppo dei partecipanti hanno confermato che si tratta sicuramente di una cosa da ripetere!
Mi sembra interessantissima come sfida.
Il mio problema è che non farebbe altro che rinfacciarmi quanto sono pigro e vigliacco come scrittore.
Credo proprio che non parteciperò per quest’ anno hahah
ahah! Ma il NaNoWriMo serve appunto a metterti davanti agli occhi la tua pigrizia, così che tu inizi a vergognartene e poi a eliminarla!
Come fai a contare le parole sul quaderno? 🙂
Sarebbe un po’ complicato, anche perchè io stessa stento a decifrare la mia calligrafia (e sì che mentre scrivo mi sembra tutto molto chiaro). 😀
Uso il quaderno solo per prendere appunti al volo, o fare scalette ma poi scrivo direttamente al computer.
Felice ispirazione!
Quell’articolo mi è costato un pomeriggio, tra fonti e riordino delle idee (^^)”
Sono felice che sia stato apprezzato: grazie per la citazione.
Il NaNoWriMo è una tortura: io sono già fuori tempo e non credo che recupererò a breve tutte quelle parole mancanti.
Ma come si fa? (T.T)
Non mollare, non mollare, non mollare… è il mio nuovo mantra per novembre.
Ah, dimenticavo: il tuo horror lo voglio nella mia libreria, sappilo! <3
Ormai mi immagino il signor NaNoWriMo con le sembianze di Piero Angela, che mi guarda con un cipiglio severo e io non potrei mai deludere il signor Angela.
Se ci riesco sarà un’esperienza che non so se vorrò ripetere 😀
ps. ho apprezzato moltissimo il tuo articolo.