Questo articolo è apparso il 27 Marzo 2015 sulla Rivista Fralerighe e voglio riproporlo qui su Altro Blog in versione aggiornata, per parlare ancora di Tolkien
Prima della trasposizione di Peter Jackson sul grande schermo, sono stati altri a tentare adattamenti diversi del capolavoro di J.R.R. Tolkien.
“Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”, prima di essere sontuose trilogie cinematografiche, sono stati anche cartoni animati e graphic novel, il più delle volte con scarsa fortuna.
IL SIGNORE DEGLI ANELLI, IL CARTONE ANIMATO
Il film animato è senz’altro la riduzione più famosa, che gli appassionati avranno sicuramente visto almeno una volta di sfuggita. Nel 1978 è stata realizzata una versione animata del primo volume, “La Compagnia dell’Anello”, e metà del secondo, “Le due Torri”, con la regia di Ralph Bakshi, un esperto cartoni animati per adulti.
Il gruppo degli Hobbit si nasconde dal Nazgûl e gli orchetti in azione.
Le tecniche di animazione sono innovative per l’epoca, ai disegni tradizionali si uniscono sequenze d’azione, interpretate da attori reali, a cui si sovrappongono disegni. Questo metodo, chiamato Rotoscopio, ricalca le forme umane dandogli un’apparenza cartoonistica e creando uno strano effetto realistico che suscita da sempre reazioni contrastanti.
L’idea era buona ma come ho detto il risultato finale è molto particolare, e il netto stacco tra le scene disegnate con quelle realistiche può essere spiazzante per lo spettatore. A distanza di tanti anni l’aspetto di Aragorn e Boromir risulta davvero strano, per non parlare del povero Sam e del viso arcigno di Galdalf. In ogni caso non ne è mai stato realizzato il seguito.
Su Youtube se ne possono trovare brevi pezzetti.
https://www.youtube.com/playlist?list=PLhTk9ZIU_nyt2HgriYpkE8M54YS3aeI6k
IL SIGNORE DEGLI ANELLI A FUMETTI
Esiste una versione a fumetti molto meno conosciuta e ormai fuori commercio, non oso pensare al valore che potrebbe avere.
“Il Signore degli Anelli” illustrato da L.Bermejo, Rizzoli Editore, uscito in tre volumi cartonati nel 1979-80-81.
Il tratto risente molto del film di animazione di Bakshi, forse è anche una scelta voluta, e ha uno stile tipico degli anni 70-80.
La festa di Bilbo e i Nazgûl
I volumi sono praticamente introvabili e l’unica speranza è cercarli in qualche mercato dell’usato. Ammetto di aver avuto tra le mani solo il primo volume più di una decina di anni fa (…finché il proprietario è venuto a cercarmi e mi ha intimato di renderglielo!) e, nonostante lo abbia cercato per tanto tempo nelle varie fiere del fumetto, non mi è più capitato di trovarlo.
LO HOBBIT A FUMETTI
Di più facile reperibilità è “Lo Hobbit”, illustrato da David Wenzel, Edizioni Rusconi e attualmente anche Bompiani.
Quest’adattamento è di tutt’altro tenore e lo trovo azzeccato oltre che molto più accattivante. Realizzato tra il 1989 e il 1990 e originariamente diviso in tre albi, è stato riproposto in un’unica versione da Rusconi. I disegni sono fiabeschi ma dettagliati, le tavole sono coloratissime e delicate dai toni pastello. Il particolare tratto di David Wenzel è senza tempo e, nonostante sia stato disegnato tra il 1989 il 1990, è tutt’ora attuale. È il mio preferito. Una festa per gli occhi.
Gandalf incontra Bilbo e la prima apparizione di Gollum.
Il libro si può trovare facilmente, per esempio su .
L’unica pecca è la copertina anonima, sia nell’edizione Rusconi sia nella Bompiani, che riprende una tavola della storia.
EXTRA
Mi sono stati segnalati altri film di animazione basati sul signore degli anelli. Hanno dei tratti un po’ inquietanti e cupi ma sicuramente meritano un’occhiata.
Esistono altri due lungometraggi di animazione di cui ho trovato alcuni spezzoni su Youtube.
“The Hobbit” (1977)
“The Return of the King” (1980)