Ammetto di aver sentito parlare di Planetary Romance solo di recente e nemmeno sapevo che esistesse una definizione così specifica! Sto parlando insomma di Fantascienza e di quel particolare ambito che è la Space Opera, caratterizzata da viaggi spaziali e da un’attenzione alla teconologia molto più easy rispetto alla Hard SciFi. Ecco, una sotto-categoria è proprio il Planetary Romance, ovvero un romanzo di fantascienza ambientato su pianeti alieni primitivi che a volte viene indicato anche come Sword and Planet (per contrapporsi a Sword and Sorcery) quando si vuole rafforzare il punto che gli scontri avvengono tutti all’arma bianca e che la tecnologia disponibile è quindi molto arretrata.
Flash Gordon qui accanto è Planetary Romance.
Il fatto che il termine Planetary Romance sia sconosciuto ai più, tranne agli appassionati di Fantascienza un po’ retrò, la dice lunga! ![]()
Insomma: no, non è un Rosa a livello planetario e nemmeno si tratta di fantascienza alla moda…


Già me lo sento che questo sarà un anno Steampunk e non intendo solo leggere libri, fumetti vedere film a tema ma anche scrivere qualcosa. Gli ultimi episodi di Victorian Horror Story sono lentamente scivolati dall’Horror romantico proprio verso questo bizzarro genere e già si profila all’orizzonte l’idea di un seguito dichiaratamente Steampunk/sovrannaturale. In più, ho in canna un breve raccontino divertente anche questo a base di dirigibili e altre diavolerie ucroniche che vorrei far uscire a settembre corredato da alcuni disegni.