Sulla luna senza sigarette racconto gratis

Sulla luna senza sigarette, racconto gratis Horror Fantascienza

Questo breve raccontino di 4.500 parole ha una storia lunga, anzi più di una.
Non si tratta di uno dei racconti che ho sfornato per il NaNoWriMo, ma di uno dei primi che abbia scritto e sto parlando di prima del duemila, perché quando ho cominciato non scrivevo Sword and Sorcery ma… fantascienza!
In questo caso si tratta di un ibrido Fantascienza/Horror e puoi scaricarlo qui.
A proposito, sono molto orgogliosa di come è venuta la copertina. La adoro così nonsense.

Sulla luna senza sigarette, racconto gratis Horror Fantascienza

All’inizio scrivevo in prima persona, vizio che ho perso e che tiro fuori dalla naftalina giusto per fare qualche esperimento.

In tutti questi anni l’idea di base mi sembrava ancora buona ed era uno dei pochi casi in cui avrei trovato azzeccata la prima persona o perlomeno era una storia che aveva un senso raccontata in quel modo.
Non mi ero mai decisa a rimetterci le mani, per via del demone della Procrastinazione, ma quest’anno me ne ha dato l’occasione Alessandro Lascy di True Fantasy quando mi ha proposto di fare qualcosa per un’antologia di racconti a tema horror per Halloween.
Ho sempre letto molti libri dell’orrore ma sinceramente non avevo mai scritto storie di questo tipo, quindi per me è stata una doppia sfida: rendere presentabile quel vecchio racconto salvando l’idea di base e calcare la mano sull’aspetto paura.

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UN BREVE ESTRATTO

SULLA LUNA SENZA SIGARETTE

Quante volte hai guardato verso la luna con il naso per aria e ti sei chiesta se quelle ombre fossero crateri o rilievi montuosi? Hai mai provato a immaginare se disegnassero qualche forma?

Mio nonno, per esempio, diceva che nella fase del plenilunio avrei potuto distinguere i tratti di un volto.

Per quanto mi riguarda, sono sempre state solo macchie e adesso sono certa che, se mai avessi visto davvero una faccia sulla luna, avrebbe avuto un’espressione disgustata.

Scusami se divago, cara. Sono stata scortese a non presentarmi subito: mi chiamo Rita e suppongo che tu abbia senz’altro sentito il mio nome, per via di Max.

Cerca di seguirmi ancora un po’.

Quelle che vedi sul nostro satellite non sono più le naturali stratificazioni di crateri e rocce ma le voragini e gli avvallamenti di un’enorme discarica mondiale. Per dirla tutta, le superfici che riflettono più luce sono quelle dei silos per i materiali chimici, mentre le zone più oscure potrebbero essere le fosse con i container di “indifferenziato”.

Solo perché tu lo sappia. Tutto qui.

È così da almeno un decennio, da quando il costo delle navette che fanno la spola tra la terra e la luna divenne abbordabile e qualsiasi programma di riciclaggio si era rivelato insufficiente per tutta la merda che produciamo. Rifiuti chimici, scorie nucleari, spazzatura biologica, materiali irrecuperabili, qualsiasi cosa sia troppo instabile e ingombrante per rimanere sulla terra noi la spediamo lì, nella grande discarica lunare.

Mi chiedo quanto tempo ci vorrà prima che mandino anche i cadaveri.

Di sicuro sono cose che rendono poco romantico guardare a naso per aria e con aria sognante il nostro deposito di stoccaggio rifiuti.

Vuoi una sigaretta? Non fare complimenti, il pacchetto è nuovo.

Sto arrivando al punto, ancora un attimo di pazienza.

Le compagnie di smaltimento hanno risolto il problema dei costi in modi differenti, chi ha investito in tecnologia e chi nel personale. La società per cui abbiamo lavorato Max ed io, invece l’ha risolta “all’italiana”.

Hai presente quei magnifici spot in cui mostrano una specie di laboratorio asettico, i container perfettamente impilati e i campi di raccolta rifiuti che sembrano una surreale coperta patchwork?

Ce n’è uno in particolare che ha per protagonisti gli operatori ecologici, i custodi insomma, mentre bevono un buon thè, con indosso le loro tute linde e alla fine hanno un gran sorrisone mentre fanno il segno con il pollice alzato.

Tutto sembra buono e giusto.

Quello che la pubblicità non dice è che ci mostrano il quadrante lunare svizzero e non quello assegnato all’Italia.

Noi ce ne siamo accorti solo una volta arrivati lassù.

 

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True Fantasy Horror Stories 2015Questa è l’antologia su cui era apparso “Sulla luna senza sigarette” ed era disponibile gratis sul vecchio sito di True Fantasy.

Purtroppo, questo voluminoso tomo pieno di racconti di paura, scritti da un bel numero di autori diversi, non è più reperibile.

 

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Mala Spina

Avida collezionista di fumetti, ama leggere e scrivere storie fantasy, horror e d'avventura. Orbita attorno al mondo della grafica e dell’illustrazione digitale. Facebook | Instagram

8 pensieri su “Sulla luna senza sigarette, racconto gratis Horror Fantascienza”

  1. Racconto totalmente deviato, ma divertente. Sappi che per me è difficile trovare un racconto in prima persona interessante. Di solito mi annoiano subito. La tattica che hai utilizzato per narrare la storia è riuscita a coinvolgermi, e presto mi sono trovato lì, nello spazio, a navigare fra quegli stessi rifiuti. Certo, se ci soffermiamo sulla teoria, risulta stramba; ma ponendola come possibilità, la vedo piuttosto divertente (da leggere. Molto meno da vivere).
    Insomma, mi hai piacevolmente sorpreso, Testo scorrevole, ben scritto. Complimenti!
    Consigliato 😉

  2. A me ha messo parecchia ansia sul finale.
    Nel dubbio controllerò che nella borsa della mia ragazza non ci sia mai un bisturi laser!

  3. Questo racconto mi è piaciuto moltissimo!
    Non ero ancora riuscita a leggere nulla di tuo, per cui ne ho approfittato per scoprirti con una storia brevissima, dato il poco tempo delle ultime sere (e i bagordi natalizi, lo ammetto).
    La storia è davvero interessante: mi piace il punto di vista della protagonista-amante. E’ intriso di rabbia e frustrazione e sin dalle prime battute si intuisce che qualcosa non va. Sino all’ultimo ti accompagna il dubbio di esserti fatto fregare alla grande da questa donna dalla dialettica decisamente spigliata. Non voglio spoilerare, ma anche la chiave di volta dell’intera vicenda mi è piaciuta moltissimo: crudissima, e l’hai descritta in modo realistico e forte, senza scadere nel trash o nello splatter.
    Il finale è un colpo di genio, che conferma e chiude degnamente la serie di indizi disseminati lungo tutta la narrazione.
    VOTO PIENO <3
    E aspetto domani per la newsletter di AltroEvo. Non vedo l'ora di acquistare tutta la saga (**)

    1. Grazie!
      Come si dice: gallina vecchia fa buon brodo (a volte). Pazzesco pensare che questo racconto abbia più di 10 anni…
      Magari ci riprovo con un altra storia dell’orrore!

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