Eroica è la seconda antologia a cui partecipo dopo Zomb Saga e qui mi addentro in un territorio ben conosciuto (lo Sword and Sorcery) che mi ha dato modo di buttarmi ancora nel mondo dei racconti brevi. Il motivo per cui mi è davvero piaciuto partecipare è il fatto che, come struttura, Eroica mi ricorda molto gli storici volumi dell’Enciclopedia della fantascienza in cui comparivano raccolte di racconti a tema ma anche saggi sull’argomento.
Eroica!
Chiamatelo revival o nostalgia ma credo che sia ancora un formato che ha molto da dire, specie quando è così curato.
È noto che Alessandro Iascy e Francesco La Manno siano forniti di una dose inesaurible di caparbietà e, per di più, credono fermamente in questo progetto così è nata questa antologia. Come saprà chi ha mai provato a concertare tante teste verso un unico obiettivo… non è cosa da poco!
Dunque proprio per Eroica ho scritto il racconto “Testa di Santo“, uno Sword and Sorcery di ambientazione simil rinascimentale in quel di Firenze. Un piccolo prequel l’ho pubblicato gratuitamente qui: L’Eretico e il Rifrullo del Diavolo.
A proposito, insieme a tutti noi, si unisce alla causa e alle 300 pagine del volume anche Mark Lawrence!
RACCONTI
- La torre glauca di Adriano Monti Buzzetti
- Testa di santo di Mala Spina
- Edga, la strega di Donato Altomare
- Lo scorpione sulla lama di Mauro Longo (che ho letto in anteprima, fantastico!)
- Il Libro di Massimiliano Gobbo
- Gli Scacchi del Re di Andrea Gualchierotti e Lorenzo Camerini
- Floxar il Garbato di Livio Gambarini
- Rapido di Mark Lawrence (Tradotto da Annarita Guarnieri)
- Moor & Stone – L’anfora di Arcùn di Francesco Brandoli
SAGGI
- Solomon Kane, un eroe in bilico di Michele Tetro
- La saga di Fafhrd e del Gray Mouser di Fritz Leiber di Stefano Sacchini
- Perché Sword & Sorcery e non Heroic, Epic o High Fantasy? di Giovanni Luisi
- Women & Sorcery di Mariateresa Botta
- Il contributo di Clark Ashton Smith allo Sword & Sorcery di Francesco La Manno
Vorrei spendere però due parole per un paio di persone che hanno lavorato al progetto.
La prima è Valeria Barbera, un’editor con i controfiocchi che ha avuto la pazienza di mettere mano al marasma che era Testa di Santo. Attenta e precisa, sempre con un consiglio utile, spero che non abbia riso troppo davanti ai miei sfondoni.
Infine… non lo vogliamo menzionare l’illustratore che ha fatto la bella copertina? Si chiama Vincenzo Pratticò e qui sotto potete vedere la sua pagina Deviant Art. Direi che interpreta in pieno quello che c’è di eroico nel contenuto dell’antologia.
Tra l’altro… guardando una delle sue foto nel profilo (lo so che fa molto stalker) mi sono chiesta: niente niente si è ispirato a se stesso per fare il barbaro ascia-munito? Tranne gli occhiali ovviamente.
Grazie!