il collo di bottiglia dello scrittore

Collo di Bottiglia dello scrittore

C’è chi ha il Blocco dello scrittore e chi ha il Collo di Bottiglia. Io ho avuto il secondo per molti mesi del 2016.


Dicesi Collo di Bottiglia dello scrittore quella particolare stasi dell’attività scrittoria dovuta a troppe storie da iniziare/completare/revisionare nello stesso momento e che, invece di dividere il tempo a disposizione per il numero degli scritti, lo fagocita e lo riduce come se gli impegni fossero il triplo.


Lo scorso Gennaio avevo meravigliosamente pianificato in questo post gli ebook che avrei voluto far uscire nel 2016, il mio fallibile piano prevedeva la pubblicazione di ben due episodi della serie regolare di Altro Evo e del primo volume di una nuova serie fantasy “Manuale pratico di Alchimia” (per il quale avevo anche scritto lo spin off/prequel “Fate e Folletti, istruzioni per l’uso” ).

Beh, il mio personale piano editoriale è andato in massima parte a farsi benedire e sono finita in una sorta di imbuto che mi ha bloccata alcuni mesi. Però, il destino del povero piano editoriale e quello che è successo mi hanno perlomeno insegnato qualcosa.

Collo di Bottiglia dello scrittoreUno degli obiettivi che mi ero data a Gennaio 2016 era di essere più produttiva rispetto al 2015 e infatti almeno per quanto riguarda quell’aspetto credo di esserci riuscita.

Nel 2016 ho scritto e pubblicato (o quasi):

  • Tre volumi di “Victorian Horror Story” per un totale di circa 120.000 parole. Mostri di Londra, Orrore a Whitechapel e Fantasmi sul Tamigi.
  • “Testa di Santo”, una storia di 12.000 parole per “Eroica” antologia Sword and Sorcery pubblicata da Watson Edizioni.
  • La Short Story “L’Eretico e il Rifrullo del Diavolo” in regalo per gli iscritti alla Newsletter con gli stessi personaggi di “Testa di Santo”.
  • Altro Evo 4, che ho intitolato “Effetto Collaterale”, di 25.000 parole è pronto. Manca solo la copertina che non ho avuto ancora modo di fare. La pubblicazione è rinviata mio malgrado a questo Gennaio 2017 anche perchè a Dicembre scorso non avevo avuto tempo per seguirlo.
  • Ho anche scritto, ma non pubblicato, un horror-black comedy di 45.000 parole dal sottotitolo “Esorcismo per stomaci deboli” di cui ancora non so bene cosa fare. Suppongo che lo terrò nel cassetto per pubblicarlo verso Maggio o aspetterò addirittura fino a Settembre.

 


Dunque questa è la parte positiva del 2016: ho scritto più dell’anno scorso, ma il punto dolente è che: non ho rispettato il mio piano editoriale e mi sono impantanata.


 

Ho ignorato la preziosa scaletta a causa dell’entusiasmo per Victorian Horror Story, una serie che è nata per caso e che mi rosicchiato tempo e attenzione. In più, la possibilità di scrivere cose su richiesta, ha surclassato quello che mi ero riproposta di fare all’inizio dell’anno.

Insomma si è trattato di un mix di imprevisti che ha generato anche un po’ di confusione  e che mi ha frenata per molti mesi con un continuo accavallarsi di progetti. Uno dei motivi del Collo di Bottiglia è stata proprio l’idea di voler iniziare, seguire e completare troppe cose contemporaneamente. Mi sono trovata per le mani troppe cose a mezzo e addirittura ho mancato al Nanowrimo di Novembre, un’iniziativa di cui avevo già parlato e a cui tengo. Ho passato un lungo periodo a revisionare Orrore a Whitechapel, scrivere un racconto breve e un’altra storia di 40.000 parole, e saltellavo da uno all’altro perdendo un sacco di tempo.

Con molta perseveranza, ho finito di sbloccarmi solo adesso ed esaurirò la lista quando pubblicherò Altro Evo 4. Mi ha aiutata il fatto che uno dei massimi impegni che ho preso con me stessa è l’obbligo di finire sempre ciò che comincio e quindi, alla velocità di una tartaruga, ho finito tutti i progetti aperti che erano rimasti incastrati nel maledetto collo di bottiglia.

 


Ho imparato che è bene tirare le redini dell’impazienza e dell’entusiasmo per tenerle a bada, perchè disperdere la concentrazione non fa che mangiarsi tempo utile. In parole povere: devo scrivere una cosa alla volta. Dovrebbe essere una regola semplice, elementare, basilare eppure non l’ho tenuta presente.


 

In ogni caso, inizio quest’anno libera dal mio Collo di Bottiglia e quindi mi chiedo: che posso fare con il mio piano editoriale personale per il 2017? Sarà meglio stilarlo lo stesso?

Collo di Bottiglia, per il 2017 un po' più di relax
Sì, il 2016 mi ha portato anche un po’ di stress, per cui forse è meglio rallentare e riprendere un ritmo più umano.

Mi limiterò a fare un passo alla volta e cercherò di non farmi risucchiare dalla palude in cui ero finita. Tra l’altro, a differenza dell’anno scorso in cui non avevo obblighi di nessun tipo se non quelli che mi davo da sola, questa volta ho delle priorità reali. Ci sono serie da concludere e racconti su commissione da scrivere, quindi, per quanto riguarda Altro Evo e tutto ciò che ci gravita intorno, il nuovo fantastico piano è questo:

  1. Terminerò Victorian Horror Story con il quarto e ultimo episodio.
  2. Scriverò una storia di 20.000 parole che mi è stata richiesta a tema horror sovrannaturale.
  3. Scriverò una storia di circa 50.000 parole che anche questa mi era stata richiesta con gli stessi personaggi di “L’Eretico e il Rifrullo del Diavolo” e “Testa di Santo”.

Il resto dell’anno… lo lascerò ancora in sospeso perchè ho un po’ di indecisione su quale progetto portare avanti. Ne ho un paio papabili tutti molto diversi tra loro e che mi intrigano in ugual misura. Suppongo che deciderò quando sarà il momento.

  • Primo volume di “Manuale pratico di alchimia” (credo che sia la scelta più giusta da fare, così anche il piccolo prequel acquisterà un senso) visto anche che è slittato dall’anno scorso.
  • Romanzo breve di 50.000 parole Giallo storico romantico autoconclusivo. Questa storia però scalpita più forte per venir fuori.

Forse anche quest’anno ne voglio fare troppe, ma d’altra parte è difficile perdere il vizio di essere sempre sul pezzo e concedersi un po’ di tranquillità…


Rispettare o non rispettare i progetti che si fanno a  Gennaio? Soprattutto: è bene fare un piano editoriale dettagliato?

Condividi l’articolo se ti è piaciuto!

Mala Spina

Avida collezionista di fumetti, ama leggere e scrivere storie fantasy, horror e d'avventura. Orbita attorno al mondo della grafica e dell’illustrazione digitale. Facebook | Instagram

4 pensieri su “Collo di Bottiglia dello scrittore”

  1. Ti capisco perfettamente…nel mio caso, oltretutto, non avendo ancora pubblicato niente, non riesco a mettere davvero la parola “fine” a nessun progetto: anche quelli che considero conclusi sono sempre lì in sospeso (provo ancora a mandarli in giro, mi preparo per autopubblicarli o boh?), mi rompono, mi impediscono di andare oltre.

    Senti, è ancora tutto campato per aria, ma se avessi bisogno di una copertina posso contattarti?

    1. Mettere la parole fine a volte è complicato. Dopo 3 anni che scrivo e pubblico su Amazon ancora mi capita di non riuscire a chiudere una storia. Per esempio il nuovo episodio di Altro Evo è stato quasi un anno nel mio Hard Disk ed era tutto un continuo pensare “ma sarà abbastanza divertente? Sarà pretenzioso? Sarà fastidioso? Non è meglio se aggiungo questo pezzo qui e un altro di là? E il tempo passa.
      A un certo punto però bisogna dire basta e andare oltre perchè, proprio come dicevi, le cose lasciate a mezzo rischiano di fare il collo di bottiglia e frenarti. La scrittura non è una scienza esatta, ci sarà sempre qualcosa di migliorabile, a ogni rilettura troverai sempre qualcosa da cambiare (per sei tu che cambi nel tempo), per cui avrai sempre l’impressione che non sia perfetto. Dopo aver fatto quello che era possibile fare (giri di bozze, betareading, editing) Bisogna solo prendere la decisione e convincersi che è “ok così”.
      Ho conosciuto un sacco di scrittori bloccati su unico romanzo per 10-15 anni e si avvitavano in continuazione sempre sul solito scritto. Tra l’altro non è nemmeno detto che più ci lavori e meglio è. A volte, a forza di avere sotto gli occhi le stesse cose, si rischia di fare peggio.

      Per la copertina scrivimi pure ad altroevo@gmail.com o via Facebook. Anche se non la devi avere subito sono sempre disponibile a fare due chiacchere di grafica. 🙂

      1. Sisì, non mi sono spiegata, i manoscritti riesco a finirli, ormai ho imparato quando dire basta e non toccarli più. Però al passaggio successivo si blocca tutto. L’invio agli editori del romanzo che ritenevo più vendibile (e che avevo persino fatto valutare da una professionista, ottenendo un giudizio incredibilmente lusinghiero) non ha portato a nulla, e se scelgo l’altra strada dovrei affrontare spese consistenti per editing eccetera…
        Non mi arrendo, sto mandando in giro altri lavori e si vedrà.
        Ma di questo cosa ne faccio?
        Sto spiando in giro i blog di vari autori self per carpire tutti i segreti, ma sono ancora molto confusa 🙂
        Per la copertina ci sentiamo!

        1. Eh! Questo è un’altro tipo di problema ma che ti lascia sempre quel fastidioso senso di “incompiuto”. 😀
          Fai bene a guardarti in giro e a non scartare a priori l’opzione self. Per fortuna, al giorno d’oggi Internet ha creato molte più strade rispetto a prima!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *