Cosa collega la sparizione di una serie di reperti archeologici di Atlantide e la comparsa di un’entità mostruosa che diffonde una pestilenza letale? La città di Lumia Nova nasconde segreti che Serafina non dovrebbe svelare.
Una nuova avventura per lettori dai 12 anni in su!
Una delle cose da spuntare nella mia personale lista delle cose da fare prima di morire è quello di fare un libro illustrato. La successiva sarebbe fare una storia a fumetti, ma la vedo un po’ più complicata come faccenda. Poi ci tornerò sopra. Tra parentesi: sì, l’ultimo dell’anno posto sul blog e non sono in vena di fare articoli consuntivi di questo 2018.
Tutto è iniziato un po’ di tempo fa quando mi dissero: perché non provi a illustrare uno dei tuoi libri?
Forse sarebbe stato meglio far finta di non capire e girarmi dall’altra parte. Magari adesso non sarei nel mio consueto Collo di Bottiglia periodico ma, a dirla tutta, io ci penso da un sacco di tempo a questa cosa del disegnare una storia e l’occasione giusta me l’ha data proprio “Gremlin ad alta quota“, il racconto steampunk che è diventato appunto il mio primo libro illustrato (non per bambini).
Fatto sta che ho praticamente finito e in questo momento sono nella fase: “Secondo me ci sto investendo troppo tempo in questo libro illustrato per quello che sarà poi il ritorno“.
Ho ormai superato il “mi fa schifo, ho sbagliato tutto” e ora mi chiedo se tutta la fatica sarà mai apprezzata da qualcuno. Tutto regolare, eh. In misura diversa, ma mi succede per ogni storia, anche se questa volta… più del solito perché sto facendo qualcosa di nuovo.
Sono incappata in Albert Robida, un illustratore vissuto a cavallo tra 1800 e 1900, quando ho cercato in rete un qualche esempio di illustrazione d’epoca dal sapore Steampunk da prendere come esempio. Gira che ti rigira, il suo nome saltava sempre fuori quando si trattava di illustrazioni con tecnologia anacronistica, buffe ricostruzioni e fantascienza dal sapore retrò. Ma non era solo quello… Albert Robida io lo avevo già sentito dire ma non sapevo dove o come.
Dopo qualche ricerca, ho finalmente capito perché mi suonava familiare… Albert Robida è il creatore di Saturnino Farandola!
Credo che siano davvero pochi coloro che hanno sentito parlare di questo personaggio, io per esempio lo sentivo nominare spesso da mio nonno (un nerd ante litteram) che spesso lo usava come protagonista delle strampalate storie che si inventava sul momento e mi raccontava la sera prima di dormire. Fatto sta che finalmente ho potuto conoscere le vere avventure di Saturnino grazie ad Audiolibri Corsari e mi sono levata la curiosità.
Dunque, Albert Robida era una personcina davvero particolare, illustratore e scrittore di racconti fantastici, caricaturista, giornalista, e quindi meritava di approfondire la conoscenza.
Rieccomi a fare il punto delle cose lette, viste e ascoltate negli ultimi mesi a tema Orrore, Gotico e Weird nell’ottocento. Mi hanno fatto notare che in questi articoli a volte ho sforato troppo dai limiti dell’epoca Vittoriana e ho finito per spaziare verso i primi dell’800 o i primi del 900, quindi diciamo che da ora in poi non mi limiterò più al periodo vittoriano ma, indicativamente, a tutto il XIX secolo con un bel po’ di libertà.
Durante la scrittura della serie Victorian Horror Story ho avuto bisogno di consultare alcune mappe della Londra Vittoriana per orientarmi nelle strade del 1897. Gli spostamenti e i luoghi che Ginny visita durante le sue avventure, un po’ horror e un po’ steampunk, erano molti e, per evitare paradossi ed errori, mi sono rifatta a stradari dell’epoca. Durante l’ultimo anno ho collezionato alcune mappe della Londra Vittoriana molto interessanti e ho fatto una versione personale basata sui quattro episodi della serie.
Ecco allora “tre più una” mappe per esplorare come si deve la misteriosa Londra di fine ottocento.