Ho fatto un gran parlare di copertine e grafica negli ultimi mesi del 2014 con la mia serie di articoli sul BookCover Design e mi sono cimentata ultimamente anche con la copertina del secondo volume di Altro Evo dal titolo suicida “Kafra il Magnifico“.
Però questa volta si tratta di qualcosa di nuovo: una copertina per un romanzo fantasy di una cara amica, Patrizia Rasetti (pennatralenuvole), che torna per la seconda volta alla scrittura. Praticamente è la prima copertina per qualcun’altro.
Partiamo dalla storia: fantasy, epica, piuttosto seria, drammatica in certi punti. Doveva esserci la protagonista e non doveva essere una copertina cialtrona ().
L’elfa aveva l’arco, ok, ma dopo di ciò Patrizia mi aveva già elencato che doveva vedersi l’arco bianco, la faretra bianca, i capelli nel tal modo, gli occhi, la collana e a meno di non farla contorsionista e piena di dettagli come gli indovinelli del corvo parlante della settimana enigmistica, non ci sarei riuscita. Quindi ho tagliato corto: mezzobusto e la faretra era nascosta perchè va portata sulla spalla nascosta da arco e capelli. Olè!
Arrivata alla fine mi è stato fatto notare che l’indice è avvitato sopra la freccia il che non va bene se la si vuole scoccare. Questo ha dato il via a un’interessante discussione con gli amici di Facebook su quale fosse il modo migliore per incoccare una freccia.
Alla fine ha vinto il sistema raccontato in questo video da Lars Andersen (il mio nuovo mito personale) al minuto 1,25 anche perchè incoccando la freccia sull’altro lato avrebbe coperto la bocca dell’elfa facendo un effettaccio quindi… ubi maior minor cessat.
Sì lo so avrai pensato “interessante?? ma per chi?!”
Solo per chi fa o ha fatto tiro con l’arco istintivo. Per il resto della popolazione mondiale è fuffa ottima per conciliare il sonno. Ne sono consapevole.
Per farla breve ecco l’Elfa in copertin con la giusta posizione di incocco (su Deviant art versione Hi-res Deviant Art di Altro Evo ).
E ora arriva anche la copertina con una pelle di drago sullo sfondo. La pelle ha un senso perchè 1) un drago c’entra 2) mi pareva che ci fosse troppo nero 3) ho orrore del vuoto.
Ho cercato di applicare le regole degli articoli, almeno così spero.
– La pelle scagliosa da rettile-drago è in diagonale, cioè dovrebbe assecondare il percorso naturale di lettura dell’occhio.
– Il Focus della copertina è la freccia e poi la donna elfica.
– Il nome dell’autrice è in carattere bastoni, leggermente più piccolo del titolo, semplice (il margine superiore e inferiore è lo stesso).
– Il titolo non è particolarmente elaborato, ho scelto un font elegante e mi ripetevo di continuo: “basta così, non fare la solita cafona, non aggiungere altro, lavora per sottrazione, stai minimal, per Crom!“.
…
… e poi ho aggiunto un effetto texture tipo marmo o madreperla… beh, a me pareva carino.
Ho solo un unico dubbio su questa cover: c’è ancora la punta dell’arco che da un po’ noia al nome. Oppure si può sorvolare?